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2000-2017!!

17 anni! La speranza di un futuro migliore… può durare cosi poco?

Mai e poi mai si sarebbe  immaginato una tragedia di tal misura.

Già negli ultimi due anni il sentore di una guerra che non sarebbe stata breve era nell’aria in Congo. Il presidente Kabila non accetta nessun tipo di compromesso nè, nonostante per ben due mandati non sia stato voluto dal popolo, ritiene opportuno lasciare la presidenza.

Dal mese di aprile di questo anno tutto il Kasay è stato attaccato da “finti “ribelli,  guerriglieri anti governativi, che non si fermano a distruggere tutto ciò che trovano davanti al loro passaggio, ma purtroppo stanno uccidendo senza tregua, violentando donne e suore e bruciando e rubando tutto ciò che trovano nei tantissimi villaggi poveri della grande zona, proprio come a Makumbi.

Ovviamente le emittenti italiane nazionali non nè danno informazione, ma nella rete si trovano notizie più approfondite. Si troveranno dei link alla fine dell’ articolo.

Le notizie  in Italia arrivano in ritardo e, bensì, abbiamo dei contatti con le zone colpite, riusciamo a malapena a sapere la vera situazione attuale. Il nostro fondatore Padre Clemente Kayembe Lubombo, non sapeva come dirci la verità. Raccontarci il dolore, la tragedia di centinaia di  migliaia di persone che, anche a Makumbi, villaggio dove maggiormente in questi anni l A,Tu.BA. ha diretto i propri aiuti, hanno dovuto alle tre di notte, di una buia notte, hanno dovuto abbandonare il villaggio perché dei guerriglieri erano sbarcati  sparando colpi d’arma da fuoco e agitando il macete. Il terrore è sceso in questa terra, che l’A.TU.Ba ed i propri sostenitori hanno imparato ad amare! Senza poter prendere nulla, senza nessun mezzo di sostentamento, cibo, acqua, vestiti, medicine attrezzi per caccia o pesca, o per cucinare, senza nulla, forse con i soli e poveri vestiti addosso, sono fuggiti rifugiandosi nella foresta. di notte. Al buio. Lasciando dietro di se i malati e gli anziani che non sarebbero potuti fuggire perché immobilizzati, stanno cercando di sopravvivere, affrontando il freddo, la continua pioggia della stagione delle piogge, le malattie, la fame e la sete. Provando ad immaginare la guerra, credo che non si possa capire, se non dopo aver provato sulla propria pelle.

Dopo diversi giorni siamo riusciti ad inviare due ragazzi in moto da Tshikapa, per sapere notizie del villaggio e dei nostri amici di Makumbi: tutte le capanne bruciate, anche l’unico trattore e la moto, la barca rubata,  le strutture sanitarie e scolastiche saccheggiate, colpi d’arma da fuoco hanno bucato i tetti delle strutture.Si vedono delle strane croci a terra, per i morti a cui sono riusciti a dare una degna sepoltura.Tanti bambini e tante persone deboli continuano a morire per le tante malattie, anche quelle dovute al freddo e alla pioggia, oltre che alla malnutrizione. Il dolore di Makumbi, visibile nei loro  sguardi disperati, nei loro volti smagriti e impauriti, è anche il nostro!

17 anni, di gioia, speranza e duri sacrifici:  buttati al vento. Ma dopo un primo momento di sbandamento, noi soci dell’A.TU.BA., abbiamo capito che è proprio adesso l’ora di essere presenti per queste popolazioni. La nostra speranza è quella di far rientrare i Makumbani presso le strutture, seppur malconce, per dare loro un tetto. E così, abbiamo iniziato da pochi giorni, seguiti ed orientati dal Fondatore, ad inviare soldi presso l’A.TU.BA Congo, come abbiamo sempre fatto, per fare acquistare e  fare arrivare medicine di prima assistenza, cibo ed un pò di vestiario. E’ solo l’inizio. Passo dopo  passo vedremo. Nel frattempo non esistiamo a chiedere di sostenerci economicamente! Anche aderendo all’iniziativa di venerdi 7 luglio.

Come sempre, gli aiuti arriveranno e serviranno ancor più, per sfamare i poveri.

 

 

 

 

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