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Carissimi fratelli e sorelle,
Come ogni anno, al mio ritorno dal “nostro” villaggio di Makumbi (Congo), dove sostenete gli studi e la salute dei bambini più poveri, Vi scrivo questa mia lettera per ringraziarVi e augurarVi un mondo di bene in questo anno nuovo 2014.
In effetti, aprirsi agli altri, mettersi al servizio del prossimo, puntare “sull’essere” e non “sull’avere”, senza dimenticare le esigenze di chi non ha nulla è il messaggio che fin dal primo giorno dell’elezione ha caratterizzato Papa Francesco.
Siamo tutti, chi più chi meno, vittime della “pazzia” che porta a considerare la nostra vita e il nostro valore sulla base degli oggetti che possediamo o non possediamo. Invece dovremmo sforzarci di promuovere “nuovi e più sani modi di alimentarci, di festeggiare, di scegliere gli oggetti che accompagneranno la nostra esistenza.
Carissimi, la vostra scelta di servire i piccoli è una scelta meravigliosa, una chiamata del Signore che ha promesso il cielo a tutti quanti pensano ai piccoli e gli abbandonati della società: “ beati voi poveri di spirito poiché a voi appartiene il regno dei cieli”.
Abbiamo bisogno di una nuova antropologia, la cui origine, “per quanto possa apparire debole o romantica”, non può essere che l’AMORE: “amare il prossimo facendoci noi stessi prossimo è ciò che ci costituisce come persone”.
Riconoscere l’Altro come nostro simile non ci dà nulla, ma ci rende esseri umani. Soltanto così potremmo essere una vera comunità di uomini.
Grazie al vostro aiuto mensile, il villaggio di Makumbi di oggi è molto cambiato, i bambini studiano in buone condizioni e vengono curati quando stanno male.
Tutto questo perché avete fissato il vostro sguardo –come dice il Santo Padre – verso le periferie e le frontiere dell’Africa, là dove si trova l’umanità più ferita e dove i bambini soldati e i giovani, sotto una superficialità e un conformismo apparenti, non si stancano mai di cercare una risposta alle proprie domande sul senso della vita.
Grazie, Grazie, Grazie di tutto. La vostra carità è grande e indimenticabile.
Che Dio vi benedica e vi protegga sempre.
Trapani 24/01/201
Il Fondatore
Padre Clemente KAYEMBE LUBOMBO